Castello di Marchione
Castello di Marchione Villa Marchione | |
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La facciata della villa-castello | |
Stato |
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Stato attuale | Italia |
Regione | Puglia |
Città | Conversano, Contrada Marchione, 58 |
Indirizzo | Strada Provinciale 101 |
Coordinate | 40°53′39.76″N 17°06′58.97″E40°53′39.76″N, 17°06′58.97″E |
Informazioni generali | |
Tipo | villa fortificata-castello |
Stile | Medievale e tardo barocco |
Inizio costruzione | secolo XIV, poi 1730 |
Costruttore | Vincenzo Ruffo |
Materiale | Pietra calcarea |
Primo proprietario | Famiglia Acquaviva d'Aragona |
Condizione attuale | Ottima |
Proprietario attuale | Famiglia Tomacelli |
Visitabile | Proprietà privata |
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Il Castello di Marchione, o villa Marchione, si trova a circa sei chilometri da Conversano: era, soprattutto nel secolo XVIII, una palazzina di caccia e residenza estiva dei conti di Conversano, gli Acquaviva d'Aragona.[1]
Descrizione e storia
L'edificio, recintato e circondato da un verdeggiante giardino, è soprattutto una villa fortificata, nonostante la frequente denominazione di castello; ha un impianto rettangolare con quattro torri mozze angolari balaustrate ed è formato da un pianterreno, uno sopraelevato e uno superiore. Le loggette delle finestre, alle estremità del prospetto principale, comunicano con eleganti terrazzini circolari ricavati dalla copertura delle torrette. Lo scalone d'accesso a doppia rampa che conduce ad una armoniosa loggia con trifora, le menzionate balaustre e le due facciate simmetriche e tripartite caratterizzano la costruzione per la leggiadria e la signorilità della sua architettura.[2]
Il piano terra, medievale, si distingue per un ampio salone ornato da quadri, blasoni gentilizi e simboli venatori. Gli ambienti sovrastanti, tardo barocchi, sono arredati con mobili d'epoca, ceramiche artistiche, i ritratti ad olio del conte di Conversano Giangirolamo II (1600-1665, detto il Guercio delle Puglie) e della moglie Isabella Filomarino, con un prezioso soffitto ligneo in cui campeggia lo stemma e l'albero genealogico degli Acquaviva d'Aragona. Interessante la cappella con un dipinto barocco raffigurante la Vergine con il Bambino.[3]
Non si conosce il significato del nome attribuito al piccolo castello che individua anche la borgata. I feudatari di Conversano risiedevano stabilmente nel poderoso castello della cittadina, ma dimoravano stagionalmente nel palazzetto di Alberobello e a Marchione, per le battute di caccia, attorniato da una boscaglia di alberi di querce e macchia mediterranea, con una superficie di 1260 ettari. Gli abitanti del luogo parlavano di un presunto sotterraneo che congiungeva la villa al castello comitale, a volte utilizzato dal famigerato Guercio, ma pure dai suoi eredi.[4]
Nel 1730 il conte Giulio Antonio III (1691-1746), attratto dalla bellezza della zona, volle trasformare il casino di caccia in una residenza gentilizia e affidò l'incarico all'architetto Vincenzo Ruffo, allievo di Luigi Vanvitelli, autore della Reggia di Caserta.[5]
Dopo la devoluzione della contea al regno di Napoli, nel 1806, la villa andò incontro ad una triste situazione di decadimento culturale ed ambientale: il bosco fu tagliato per rendere il terreno coltivabile ed il complesso dato in affitto a famiglie di contadini, assai laboriose ma un po' incuranti del suo patrimonio artistico e storico.[6]
Intorno al 1920, la principessa Giulia Acquaviva d'Aragona (1887-1972) riprese il possesso di Marchione e avviò un'intensa operazione di intelligente restauro, proseguita dal figlio, autentico gentiluomo ed appassionato d'arte, Fabio Tomacelli Filomarino (1920-2003), ultimo discendente della casa Acquaviva d'Aragona, morto senza eredi.[4]
Fra le opere contenute, Caritas romana di Artemisia Gentileschi, pertinente all'eredità di Giangirolamo II e già conservata presso il Castello di Conversano.[7]
Nel 1976 il castello di Marchione è stato dichiarato monumento nazionale.
Curiosità
Il castello appare in diversi film fra i quali Casanova '70 di Monicelli.
Note
Bibliografia
- AA. VV., Puglia, Touring Club Italiano, Milano 1978.
- G. Bolognini, Storia di Conversano, Bari 1935.
- V. Maurogiovanni, Castelli pugliesi, Adda, Bari 1978.
- L. Patruno, Puglia e Basilicata. Mura, Castelli e Dimore, Giorgio Mondadori, Milano 1995.
Voci correlate
- Acquaviva d'Aragona
- Castello di Conversano
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