Cipolla di Certaldo
Cipolla di Certaldo | |
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Origini | |
Luogo d'origine | Italia |
Regione | Toscana |
Zona di produzione | Comune di Certaldo (Provincia di Firenze) |
Dettagli | |
Categoria | ortofrutticolo |
Settore | Ortaggi e conserve vegetali |
La cipolla di Certaldo, presidio Slow Food[1], è il nome della cipolla coltivata nel Comune di Certaldo (Provincia di Firenze) e in alcuni comuni limitrofi.[2]
Storia
«Certaldo, come voi forse avete potuto udire, è un castello di Val d'Elsa posto nel nostro contado, il quale, quantunque picciol sia, già di nobil uomini e d'agiati fu abitato. Nel quale, per ciò che buona pastura si trovava, usò un lungo tempo d'andare ogn'anno una volta, a ricogliere le limosine fatte loro dagli sciocchi, un de' frati di Santo Antonio, il cui nome era frate Cipolla, forse non meno per lo nome che per altra divozione vedutovi volentieri, con ciò che quel terreno produca cipolle famose per tutta la Toscana.»
(Giovanni Boccaccio, Decameron, VI, 10)
Nel XII secolo Certaldo era feudo dei Conti Alberti e la cipolla di Certaldo fu raffigurata nello stemma cittadino, uno scudo bipartito bianco e rosso, con la cipolla sulla parte bianca, recante il motto:
Per natura sono forte e dolce ancora
e piaccio a chi sta e a chi lavora.[3]
«L’antico stemma di Certaldo era una Cipolla rossa nel campo bianco, denotante la principale produzione di questi luoghi: e così vedesi dipinto nel gran salone del palazzo vecchio.»
(Luigi Passerini Orsini de' Rilli, Le armi dei Municipj toscani , 1864[4])
Caratteristiche
Dal gusto dolce e sapido, la cipolla di Certaldo esiste in due tipologie: la "statina", per il consumo fresco, raccolta in primavera-estate e la "vernina", raccolta a fine estate, che può essere conservata. Il colore è rosso chiaro violaceo.[2]
La coltivazione avviene in terreni di medio impasto, con una presenza di argilla non superiore al 30%. L’epoca di raccolta va da maggio ad agosto per la "statina" (cipollotto fresco) e da agosto a settembre per la "vernina".