Comunità ebraica di Monte San Savino
Nel XVI e XVII secolo, il marchesato di Monte San Savino fu sede di una piccola ma fiorente comunità ebraica.
I primi documenti risalgono al 1626 attestando la concessione da parte del marchese Bertoldo Orsini agli ebrei Elia Passigli e Angelo Pesaro di aprire un banco di prestito e gestire altre attività mercantili. Esiste ancora oggi nel centro cittadino la via del piccolo quartiere ebraico, con la casa del rabbino e la sinagoga. La tranquilla presenza del nucleo ebraico nel centro della Val di Chiana si interruppe bruscamente nel maggio 1799, quando le famiglie ebraiche rimasero innocenti vittime dei moti antifrancesi e antigiacobini dei Viva Maria. L'evento segnò la fine della presenza ebraica nella cittadina. A ricordo rimane anche l'antico cimitero (in località Campaccio), in funzione dal 1627, dove poche lapidi risultano ancora visibili.[1]
Note
- ^ Annie Sacerdoti, Guida all'Italia ebraica, Marietti, Genova, 1986
Voci correlate
- Monte San Savino
- Sinagoga di Monte San Savino
- Comunità ebraiche italiane
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