Monte Gennaro
Monte Gennaro | |
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Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Provincia | Roma |
Comune | Guidonia Montecelio Palombara Sabina Marcellina |
Altezza | 1 271[1] m s.l.m. |
Catena | Monti Lucretili nel Subappennino laziale negli Appennini |
Coordinate | 42°03′22.43″N 12°48′31.46″E42°03′22.43″N, 12°48′31.46″E |
Mappa di localizzazione | |
Monte Gennaro | |
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Il Monte Gennaro (conosciuto anche come Monte Zappi[2][3]) è la seconda cima dei monti Lucretili dopo il Monte Pellecchia, nel Lazio, nella provincia di Roma, posta tra i comuni di Palombara Sabina e Marcellina: con i suoi 1271 m di altezza, è la cima più alta visibile dalla zona est di Roma, nonché uno dei luoghi più panoramici sulla città stessa; fa parte del gruppo di Monte Gennaro anche il Monte Morra (1036 m s.l.m.) posto più a sud in contiguità con i Monti Tiburtini.
Descrizione
La montagna si presenta boscosa, ricoperta di arbusti e bassa vegetazione quasi fino alla sommità e particolarmente sassosa, mentre sul versante est è posto un piccolo altopiano carsico in quota (Pratone di Monte Gennaro). Nei decenni passati una cestovia collegava l'abitato di Palombara Sabina con la cima della montagna[4].
Escursionismo
Tre sono i sentieri del CAI che portano alla vetta. Il più frequentato, con i suoi 950 metri di dislivello su un percorso di poco superiore a 5 km fino alla vetta, è il sentiero n. 301 che parte dal paese di Marcellina, detto della "Scarpellata"[5], chiamato così perché realizzato scalpellando la roccia per consentire il passaggio degli animali da soma[6]. Gli altri due sentieri CAI per la cima sono il 319, anch'esso di 1000 metri di dislivello, che parte da Palombara Sabina e passa per la torretta del Monte Morrone della Croce, e il 305 che sale al Gennaro dal sottostante Pratone[7].
Dalla vetta si gode di un'eccezionale visuale a 360°: oltre alle altre cime dei Monti Lucretili tra cui il Monte Pellecchia, si riesce infatti scorgere a ovest le cittadine di Mentana e Monterotondo, i Monti Sabatini e la campagna romana con la zona di Tivoli-Guidonia Montecelio e i Monti Cornicolani; a nord-ovest il Monte Soratte e i Monti Cimini; a nord i Monti Sabini, il Terminillo con i Reatini e, in lontananza, i Sibillini. A nord-est si vedono il Monte Nuria, il Monte Calvo, il Pellecchia, il Navegna e dietro i Monti della Laga e il Gran Sasso; verso est si scorgono le cime maggiori dell'Appennino abruzzese: i gruppi montuosi di Monte Cava, le Montagne della Duchessa, il Velino e i Monti Carseolani. A sud-est compaiono i Monti Simbruini e i Monti Ruffi; a sud e sud-ovest i Monti Tiburtini, i Monti Prenestini, i Lepini e i Colli Albani, oltre al Mar Tirreno e Roma.
Punti di interesse circostanti
- Ruderi del convento di San Nicola
- Palombara Sabina
- Rifugio di Monte Gennaro (link esterno) (riaperto dal 19 luglio 2020)
- Cestovia di Monte Gennaro (definitivamente chiusa - link esterno)
- Cartografia IGM di Monte Gennaro (link esterno)
- Torretta Cruciani (sulla vetta del Monte Morrone della croce - 1026 mt s.l.m.)
- Castiglione di Palombara Sabina o Borgo castello di Castiglione, o "Palombara antica" (link 1, link 2, link 3)
Galleria d'immagini
- Cima innevata del Monte Gennaro (gennaio 2017), sullo sfondo in primo piano Monte Pellecchia, in secondo piano le cime innevate dell'Appennino abruzzese.
- Foto panoramica 180 gradi dalla cima (in primo piano il Pratone di Monte Gennaro)
- Vista da Palombara Sabina
- Il Gennaro, al centro, visto dalla cima del Gianicolo. A destra sono ben visibili il Monte Morra e, innevato, il Monte Velino
Note
- ^ Sistema Informativo Regionale Regione Lazio
- ^ Monte Gennaro, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Carta escursionistica ufficiale (PDF), su parcolucretili.it.
- ^ Palombara Sabina (RM) / Cestovia Palombara - San Nicola - Monte Gennaro, su www.retrofutur.org. URL consultato il 9 dicembre 2022.
- ^ Relazione su sito escursionistico, su imontagnini.it.
- ^ Informazioni su sito escursionistico, su appennino.tv.
- ^ Cartina del Parco (PDF), su parcolucretili.it.
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