Test di Schick

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Un ragazzo viene sottoposto al test di Schick nel 1915.

La reazione di Schick (o test di Schick) è un test diagnostico utilizzato per valutare se un soggetto è immune nei confronti della tossina difterica. Il test è stato ideato dal pediatra austro-ungarico Béla Schick a Vienna nel 1912[1].

Procedura

Il test consiste nell'inoculazione intradermica sulla faccia volare dell'avambraccio di 0,1 ml di soluzione contenente una quantità di tossina difterica pari ad un cinquantesimo della dose minima letale per una cavia di 250 grammi. I soggetti che possiedono anticorpi anti tossina difterica non manifesteranno alcun sintomo mentre i soggetti privi di tali anticorpi (soggetti non immuni) manifesteranno una lesione, circoscritta alla zona di inoculazione, che consiste nella formazione di una papula evidente con possibilità di una esigua zona necrotica.

Note

  1. ^ Schick B., Die Diphtherictoxin-Hautreaktion del Menschen als Vorprobe der prophylaktischen Diphtherie-heilseruminjection., in Münchener medizinische Wochenschrift, vol. 60, 1913, pp. 2608–2610.

Bibliografia

  • Barile MF, Kolb RW, Pittman M., United States standard diphtheria toxin for the Schick text and the erythema potency assay for the Schick text dose., in Infect. Immun., vol. 4, n. 3, settembre 1971, pp. 295–306, PMID 4949493. URL consultato il 29 marzo 2009.

Collegamenti esterni

  • (EN) Schick test, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata
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