Tugtupite
Tugtupite | |
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Classificazione Strunz | VIII/J.11-50 |
Formula chimica | Na4AlBeSi4O12Cl |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | cancrinite-sodalite |
Sistema cristallino | tetragonale |
Gruppo puntuale | 4 |
Gruppo spaziale | I 4 |
Proprietà fisiche | |
Densità | 2,36 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 4 |
Colore | bianco, rosa, cremisi, blu e verde |
Lucentezza | vitrea |
Opacità | trasparente e traslucida |
Diffusione | rara |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La tugtupite è un minerale appartenente al gruppo della cancrinite-sodalite; è un silicato di alluminio e berillio. Contiene anche sodio e cloro e possiede formula Na4AlBeSi4O12Cl[1]. La tugtupite, secondo la classificazione DANA è un membro del gruppo minerale chiamato feldspatoide, tipicamente carente di silice. Si trova in rocce intrusive ignee ad alto contenuto di alcali. A partire dal 2001 nella nona edizione della classificazione Nickel-Strunz, la tugtupite viene classificata nei tettosilicati con anioni aggiuntivi (9.FB.10)
Abito cristallino
La tugtupite è composta da cristalli tetragonali; il suo gruppo spaziale è I4 (gruppo n°82) con costanti di reticolo a = 8,64 Å e c = 8,87 Å[2]; è tenebrescente, condividendo gran parte della sua struttura cristallina con la sodalite. I due minerali si trovano occasionalmente insieme nello stesso campione.
Origine e giacitura
Gli inuit conoscevano già questa pietra da secoli e alla quale avevano dato il nome tuttu, che nella loro lingua significa "sangue di renna"[3]. In epoca moderna, fu trovata per la prima volta nel 1962 nel complesso intrusivo di Tugtup agtakôrfia Ilimaussaq nel sud-ovest della Groenlandia[4], che le ha dato il nome ufficiale; è stata anche trovata a Mont-Saint-Hilaire in Québec[5] e nel massiccio del Lovozero della penisola di Kola in Russia.
L'U.S. Geological Survey riferisce che in Nepal, la tugtupite (oltre al diaspro e alla nefrite) è stata trovata estensivamente nella maggior parte dei fiumi dal Bardia al Dang[6]. Di solito si trova sotto forma di aggregati minerali da granulari a massicci fino a circa 10 cm di dimensione.
È usato come una pietra preziosa[7]. Le pietre traslucide o trasparenti, rosso intenso (alla luce del giorno) della regione di Kvanefjeld (Groenlandia) vengono trasformate in pietre preziose (anelli, ciondoli, ecc.). Gli artisti Inuit frantumano e lucidano le pietre grezze che poi rivendono. Le buone tugtupiti sono relativamente traslucide e senza altre inclusioni visibili di minerali estranei. Le pietre migliori sono quasi trasparenti, di colore rosso intenso e molto ricercate dagli appassionati di pietre preziose. Tuttavia, si deve prendere in considerazione la bassa durezza di Mohs: la tugtupite non deve quindi essere usato per anelli di uso quotidiano. La Groenlandia è il principale fornitore internazionale di tugtupiti pregiate per il mercato dei monili.[senza fonte]
Forma in cui si presenta in natura
La tugtupite si presenta sotto forma di masse vetrose, trasparenti o traslucide composte da cristalli tetragonali; a causa della rifrazione multipla della luce dovuta a errori di costruzione del reticolo o alla formazione policristallina, può anche apparire bianco. La si può trovare comunemente nei colori bianco, rosa, cremisi Colore dovute alla presenza di piccole quantità di zolfo) e persino blu e verde. Ha una durezza Mohs di 4 e un peso specifico di 2,36; emette fluorescenza cremisi sotto la radiazione ultravioletta, che può durare settimane dopo l'esposizione.
In particolare, sotto la luce UV a onde corte, il minerale si illumina di rosso ciliegia, sotto la luce UV a onde più lunghe assume una colorazione arancione. La tugtupite rosso scuro dell'area di Kvanefjeld mostra la reazione più forte alla luce UV; questa tugtupite non mostra fosforescenza. La tugtupite rosa pallido dell'area di Taseq mostra una diversa reazione alla luce ultravioletta : un rosso più debole sotto UV a onde corte, arancione salmone sotto UV a onde lunghe e viola rosa sotto UV a onde medie; questa tugtupite mostra una forte fosforescenza biancastra. Le pietre di altri siti del complesso di Ilímaussaq reagiscono in modo diverso: assumono un colore arancione rosa-sotto UV a onde corte, un bianco molto brillante sotto UV a onde medie e arancione sotto UV a onde lunghe, tra l'altro anche fosforescente. La tugtupite ha anche proprietà piezoelettriche.
Note
- ^ (EN) Tugtupite: Tugtupite mineral information and data, su mindat.org. URL consultato il 16 maggio 2011.
- ^ (EN) Hugo Strunz e Ernest H. Nickel, Strunz Mineralogical Tables. Chemical-structural Mineral Classification System. 9, 2001, ISBN 3-510-65188-X.
- ^ (EN) Gems In Them Thar Hills!, su athropolis.com. URL consultato il 17 maggio 2011.
- ^ (EN) Tugtupite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 16 maggio 2011.
- ^ (EN) mcgill.ca, https://www.mcgill.ca/redpath/files/redpath/guidebook_4a_final2.pdf Titolo mancante per url
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(aiuto). - ^ (EN) Gabe Johnson, 2006 Minerals Yearbook (PDF), United States Geological Survey, ottobre 2006, p. 5. URL consultato il 17 maggio 2011.
- ^ (EN) Arthur Thomas, Gemstones: Properties, Identification and Use, New Holland Publishers Ltd, 2009, ISBN 978-18-47-73484-6.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (EN) Webmin, su webmineral.com.
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